Two Mothers

Due donne in età matura Roz e Lil, vivono in una casa che da sul mare. Il loro rapporto si cementifica nel tempo quando si cominciano ad avvicinare l'una al figlio dell'altra.
    Diretto da: Anne Fontaine
    Genere: drammatico
    Durata: 112'
    Con: Naomi Watts, Robin Wright
    Paese: AUSTR, FRA
    Anno: 2013
5.4

Basato su uno dei quattro racconti brevi contenuti nel romanzo Le nonne scritto da Doris Lessing, Two Mothers (in originale Adore) racconta di due amiche quarantenni che si innamorano rispettivamente l’una del figlio dell’altra. Pubblicizzato come provocatorio e affascinante, il film diretto da Anne Fontaine è liscio e pulito, poco coraggioso sia nella messa in scena patinata che nelle tematiche.

Giusto fare una premessa: viene da chiedersi a chi sia rivolto lo scandalo che il film vorrebbe avere. A meno di non far riferimento a quelle simpatiche vecchiette del sabato che vanno al cinema, le quali potrebbero indignarsi di fronte all’erotismo molto soft del film, per lo spettatore moderno è difficile provare una qualche prurigine per la vicenda.
Più che una pellicola torbida, che narra di due signore non troppo giovani, che si innamorano dei due ragazzi aitanti (che ripetiamolo nel 2013, al cinema, il problema sarebbe?), Two Mothers vorrebbe essere un melodramma sul senso di colpa, sulla repressione amorosa, e sul “non posso far sesso con il figlio della mia migliore amica”.
Ma Two Mothers non si preoccupa nemmeno di voler fare dell’etica spicciola. Stancamente e in maniera programmatica il film di Anne Fontaine procede per gradi narrativi sempre meno interessanti.
L’attrazione reciproca, il “peccato” che non si può far meno di compiere, la paura di invecchiare contro l’eterna gioventù sono i sentimenti che il film prova a veicolare allo spettatore, ma che non vanno oltre la superficie.
Dispiace, infine, vedere due brave attrici come Naomi Watts e Robin Wright che professionalmente fanno il loro e anche di più, ma che sono vittime di personaggi scritti male e costrette a dialoghi da soap-opera. Per una pellicola che si prende anche sul serio, qualcosa non funziona se alcune sequenze sfiorano il comico involontario.
Ma il grande problema di Two Mothers è l’incapacità di dare intensità al proprio racconto, di dire poco e male. Non c’è scandalo, non c’è per fortuna la lezione morale. E allora cosa rimane? Niente, e il finale aperto lascia quel senso di vuoto e di disinteresse, che pervadono un po’ tutto il film nel suo complesso.

A proposito dell'autore

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20 anni, diplomato al liceo linguistico. La passione per il cinema lo ha travolto dopo la visione di Pulp Fiction. Ha frequentato un workshop di critica cinematografica allo IULM. I sui registi di riferimento sono Tarantino, Fincher, Anderson, Herzog e Malick. Ama anche anche il cinema indie di Alexander Payne e Harmony Korine. Oltre che su CineRunner, scrive anche su I-FilmsOnline.