La storia vera di Cecil Gaines, maggiordomo alla Casa Bianca durante un lunghissimo periodo, in cui lui stesso vede alternarsi nella più prestigiosa poltrona del mondo, 8 presidenti degli Stati Uniti.
Diretto da: Lee Daniels
Genere: drammatico
Durata: 132'
Con: Forest Whitaker, Oprah Winfrey
Paese: USA
Anno: 2013
Come si può ancora nel 2014 applicare un naso di plastica ad un attore per farlo vagamente assomigliare a qualcuno realmente esistito? Questo qualcuno è l’ex presidente degli Stati Uniti Richard Nixon e l’attore chiamato ad impersonarlo sullo schermo è John Cusack.
In questo dettaglio trascurabile sta tutta la retorica stucchevole del film di Lee Daniels: The Butler Un maggiordomo alla Casa Bianca è posticcio e ridicolo come quel naso di lattice.
La messa in scena classica, bolsa e fasulla dell’acclamato (?) regista di Precious (id. 2009) ci accompagna per due ore abbondanti in quasi ottant’anni di storia americana – dal 1926 al 2008 – visti attraverso una figura a latere, quella del maggiordomo nero del titolo, di servizio alla Casa Bianca a fianco dei vari presidenti in carica nelle varie epoche.
Il regista afroamericano adotta un registro pacato e “dignitoso”, come il suo protagonista (un Forest Whitaker che più “da Oscar” non si può): un domestico di colore, che attraverso dignità, dedizione ed etica lavorativa credeva possibile cambiare le cose senza ricorrere alla violenza, negli anni della segregazione razziale; e da lì nascerà la conflittualità, che si protrarrà nel corso degli anni, tra il maggiordomo e uno dei suoi due figli, militante delle pantere nere, che non considera il padre altro che un povero nero al servizio dei bianchi…
Ma Lee Daniels non ha la potenza e il tocco di un Clint Eastwood, né la solidità di qualche buon mestierante hollywoodiano, e il suo film non è altro che una carrellata cartolinesca su più di mezzo secolo di storia americana: dalle piantagioni di cotone d’inizio secolo, passando per l’assassinio di Kennedy e Martin Luther King, la guerra del Vietnam, le pantere nere, lo scandalo Watergate, fino ad arrivare al 2008, l’anno dell’insediamento alla casa bianca di Obama.
Il tutto è solamente accennato, per nulla approfondito; e come fiore all’occhiello un inutile e fiacco cast all star – Mariah Carey, Lenny Kravitz, Oprah Winfrey e Robin Williams ecc. – assemblato furbescamente per accaparrarsi pubblico, nomination e premi in abbondanza. Cinema molto brutto e irritante che non serve a niente.