Tenet

Il Protagonista viene armato della parola “Tenet”, che gli consentirà di essere l’elemento portante di una complessa operazione di spionaggio industriale, in un mondo dove il flusso temporale può essere invertito.
    Diretto da: Christopher Nolan
    Genere: fantascienza
    Durata: 150
    Con: John David Washington, Robert Pattinson
    Paese: USA
    Anno: 2020
7.6

Christopher Nolan è un regista che lavora stabilmente per l’industria dei grandi incassi dai tempi di Batman Begins (2005) e da lì non si è più mosso. Nolan ottiene i mezzi dall’industria e deve consegnare un lavoro che poi dovrà incassare il triplo, se non il quadro o il decuplo. Tutti i registi che lavorano per Hollywood hanno questo destino, perché allarmarsi tanto?

Perché Nolan dai tempi de Il cavaliere oscuro (2008) e Inception (2010) ha sempre portato avanti il livello della complessità dei suoi progetti. Costruendo dei meccanismi via via sempre più articolati e senza mai perdere il filo della narrazione e della stratificazione psicologica dei suoi personaggi. I Wachowski per esempio hanno costruito meccanismi fantascientifici completamente campati per aria, solo che la minestra effettistica di Matrix (1998) si è saputa vendere bene ed è stata fruita bene, mentre la minestra altrettanto effettistica di Jupiter Ascending (2015) non è stata recepita dal pubblico e non ha incassato quanto doveva. In seguito i Wachowski si sono rifugiati nella televisione con Sense8, sperando di trovare nuova linfa per le loro elucubrazioni grottesche e parossistiche.

Nolan invece è sempre stato baciato da uno straripante successo commerciale, nonostante i suoi film acquisissero sempre maggiore difficoltà di fruizione (persino con una trama lineare come quella di Dunkirk il regista inglese ha reso più complessa del dovuto la trama), e Tenet è il canto del cigno di questa sempre più pirotecnica orchestrazione al di fuori de comune.

Della trama di Tenet si capisce davvero poco, e nonostante questo l’esecuzione del scene d’azione solo di una perfezione millimetrica. Si può dire senza svelare alcunché che Tenet non è altro che una colossale operazione della CIA portata avanti con spirito militaresco e una capacità di tenere il tutto amalgamato con grande senso della suspence, anche se la comprensione degli eventi risulta ben più difficile che in Inception.

Le spiegazioni renderebbero il film meno affascinante? Con Vertigo di Hitchcock questo non accadeva. Il film di Nolan resta rumorosissimo, tendente alla spiegazione posticcia, ma abbastanza avvincente da frastornare lo spettatore, sedurlo, indurlo ad una seconda visione.

A proposito dell'autore

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Classe 1981, co-fondatore di CineRunner, ha iniziato come blogger nel 2009, ha collaborato con Sentieri Selvaggi. I suoi autori feticcio sono Roman Polanski e Aleksandr Sokurov. Due cult: Moulin Rouge (2001) e Scarpette Rosse (1948).